Cenni storici e usi clinici
• La tossina botulinica e’ una neurotossina e come tale è una sostanza che inibisce l’azione dei neuroni
• La neurotossina botulinica è la tossina più potente attualmente conosciuta
• Tuttavia, in piccole dosi è risultata efficace per il trattamento di varie patologie caratterizzate dalla contrazione involontaria dei muscoli
Toxic action
La Storia della Tossina Botulinica
• Le tossine botuliniche sono prodotte dal batterio Clostridium botulinum:
– batterio anaerobico le cui spore si trovano comunemente nel suolo
– il batterio cresce a forma di bastoncello se una spora contamina il cibo in condizioni adatte:
• temperatura >10oC
• anaerobiche (assenza di ossigeno)
• acide (pH di 4,6 o superiore)
– il batterio produce quindi altre spore, o implode, dissolvendo la membrana cellulare, e rilascia la tossina
• Il Clostridium botulinum produce sette sierotipi diversi di neurotossine:
– A, B, C1, D, E, F e G
– ognuno dei quali vanta proprietà biochimiche diverse
Meccanismo d’azione
• Gli impulsi nervosi alla giunzione neuromuscolare causano il rilascio di ACh nel recettore sinaptico
• ACh si lega quindi ai recettori postsinaptici e attiva la contrazione muscolare
• La contrazione muscolare iperattiva è il risultato dell’eccessivo stimolo del nervo, che causa l’eccessivo rilascio di ACh
• La tossina botulinica blocca la trasmissione neuromuscolare mediante un processo a tre stadi
• Binding alle terminazioni nervose colinergiche
• Internalizzazione
• Inibizione del rilascio di acetilcolina
Utilizzi della Tossina Botulinica
La Tossina Botulinica è utilizzata nel trattamento di:
- Spasticità
- Distonie
- Iperidrosi
- Cefalee
oltrechè per finalità “estetiche”