La tossina botulinica

Cenni storici e usi clinici

La tossina botulinica e’ una neurotossina e come tale è una sostanza che inibisce l’azione dei neuroni

La neurotossina botulinica è la tossina più potente attualmente conosciuta

Tuttavia, in piccole dosi è risultata efficace per il trattamento di varie patologie caratterizzate dalla contrazione involontaria dei muscoli

Descrizione: s_05_05

Toxic action

La Storia della Tossina Botulinica

Le tossine botuliniche sono prodotte dal batterio Clostridium botulinum:

batterio anaerobico le cui spore si trovano comunemente nel suolo

il batterio cresce a forma di bastoncello se una spora contamina il cibo in condizioni adatte:

temperatura >10oC

anaerobiche (assenza di ossigeno)

acide (pH di 4,6 o superiore)

il batterio produce quindi altre spore, o implode, dissolvendo la membrana cellulare, e rilascia la tossina

Il Clostridium botulinum produce sette sierotipi diversi di neurotossine:

A, B, C1, D, E, F e G

ognuno dei quali vanta proprietà biochimiche diverse

Meccanismo d’azione

Gli impulsi nervosi alla giunzione neuromuscolare causano il rilascio di ACh nel recettore sinaptico

ACh si lega quindi ai recettori postsinaptici e attiva la contrazione muscolare

La contrazione muscolare iperattiva è il risultato dell’eccessivo stimolo del nervo, che causa l’eccessivo rilascio di ACh

La tossina botulinica blocca la trasmissione neuromuscolare mediante un processo a tre stadi

Binding alle terminazioni nervose colinergiche

Internalizzazione

Inibizione del rilascio di acetilcolina

Utilizzi della Tossina Botulinica

La Tossina Botulinica è utilizzata nel trattamento di:

  • Spasticità
  • Distonie
  • Iperidrosi
  • Cefalee

oltrechè per finalità “estetiche”

 

 

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